giovedì 25 giugno 2015

Lå Vulp e lå Cicògnå.



Esopo in Lomellina.

Dal libro/DVD “101 favole di Esopo” (strenna natalizia 2014 in omaggio agli alunni della Scuola Primaria di Sannazzaro de’ Burgondi da parte dell’Amministrazione Comunale – Assessorato alla Cultura):

“La Volpe e la Cicogna” – “Lå Vulp e lå Cicògnå”.

Versione in lingua lombarda (UNESCO ISO 639-3 Lmo) - Variante sannazzarese.

Liberamente tradotto da “The AESOP for CHILDREN”, Rand McNally & Co., Chicago, 1919.

Musiche: incompetech.com

Traduzione in italiano:



LA VOLPE E LA CICOGNA.

La Volpe un giorno escogitò un piano per divertirsi a spese della Cicogna, il cui strano aspetto la faceva sempre ridere.
"Devi venire a pranzo da me oggi," disse alla Cicogna, sorridendo dentro di sé al tiro che le stava per giocare. La Cicogna accettò volentieri l'invito ed arrivò puntuale e con un ottimo appetito. Per il pranzo la Volpe servì della zuppa. Ma fu servita in un piatto molto basso, e tutto quello che la Cicogna poteva fare era di bagnare il suo becco molto appuntito. Non una goccia di minestra poté sorbire. Ma la Volpe se la lappò facilmente, e, per aumentare la delusione della Cicogna, si mostrò pienamente soddisfatta. L'affamata Cicogna era molto dispiaciuta per quel tiro mancino, ma era una tipa calma e pacata e non vide nulla di buono nel volare su tutte le furie. Anzi, non molto tempo dopo, invitò a sua volta la Volpe a pranzare da lei. La Volpe arrivò puntuale al momento stabilito e la Cicogna servì un pasto a base di pesce che aveva un odore molto appetitoso. Ma era servito in un vaso alto con un collo molto stretto.
La Cicogna poteva facilmente arrivare al cibo con il suo lungo becco, ma tutto ciò che la Volpe poteva fare era di leccare l'esterno del vaso, e annusare il delizioso odore. E quando la Volpe perse la calma, la Cicogna disse pacatamente:

Non giocare brutti scherzi ai tuoi vicini se non riesci tu stess
a a sopportare il
medesimo trattamento.

 

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