martedì 31 gennaio 2017

Boccone da prete.


Mòd åd di dål dì:

"Cuschì 'l è un bucón då prèv: Questo qui è un boccone da prete, la parte più prelibata. Quando un sacerdote era invitato a pranzo, a lui veniva riservata, in segno di rispetto, la porzione migliore. In senso traslato, indica la parte migliore riferita sia al cibo che a qualsiasi altro ambito."

Da "Ål nòs diålåt" (2012). Ascoltalo!

lunedì 30 gennaio 2017

La scopa nuova.


Pruèrbi dål dì:

"Lå scùå növå lå scùå bén lå ca: La scopa nuova scopa bene la casa.
Spesso, il nuovo è valutato positivamente in tutti suoi aspetti. Così succede anche nel matrimonio, in caso di seconde nozze."

Da "Ål nòs diålåt" (2012). Ascoltalo!

domenica 29 gennaio 2017

Calcolo infinitesimale.


'L induinèl åd lå dumìncå:

"Sèt e sèt, quåtòrdås cun dårsèt, quåråntåtrì e dùdås sich'å fa?
Sette e sette, quattordici con diciassette, quarantatrè e dodici cosa fa?
"

Da "Ål nòs diålåt" (2012). Ascoltalo!

sabato 28 gennaio 2017

Strane malattie.


Pruèrbi dål di:

"Ål målà dål pügnåtén, quånd 'l è vöi ål lå vö pén. Quånd 'l è pén, ål lå vö vöi, ål målà dål pòrtåföi: Il malato del pentolino, quando è vuoto lo vuole pieno. Quando è pieno lo vuole vuoto, il malato del portafoglio.
Proverbio scherzoso che ironizza, nella prima parte, sulle malattie immaginarie; nella seconda parte, su chi non sa trattenersi dallo spendere."

Da "Ål nòs diålåt" (2012). Ascoltalo!

venerdì 27 gennaio 2017

L'indifferente.





Mòd åd di dål dì:

"Ågh fa nè cald nè fråd: (Non) gli fa nè caldo nè freddo, la cosa lo lascia indifferente. "

Da "Ål nòs diålåt" (2012). Ascoltalo!

giovedì 26 gennaio 2017

A pancia piena.


Pruèrbi dål dì:

"Quånd ch'ås 'gh à pén lå pånså, ùnå sunàdå lå dà sustånså: Quando si ha piena la pancia, una suonata dà sostanza.
Un po' di musica completa alla perfezione un pranzo sostanzioso."
Da "Ål nòs diålåt" (2012). Ascoltalo!

mercoledì 25 gennaio 2017

Letto paradisiaco.


Mòd åd di dål dì:

"Ål lét 'l è 'l pårådìš di pòvår: Il letto è il paradiso dei poveri.
Il Paradiso, giusto premio di una vita onesta, per il povero lavoratore dopo una giornata di fatiche, è già qui in terra, nel suo letto, dove può riposare il corpo stanco."

Da "Ål nòs diålåt" (2012). Ascoltalo!

martedì 24 gennaio 2017

Che freddo che fa!


Pruèrbi dål dì:

"'L è nò 'd sicür un fråd då murì: pütòst che péš, 'l è méi insì: Non è di sicuro un freddo da morire: piuttosto che peggio, è meglio così.
Il proverbio, con ironia, ci invita ad accettare il freddo, anche se terribile, facendoci riflettere che esiste comunque qualcosa di peggio."

Da "Ål nòs diålåt" (2012). Ascoltalo!

lunedì 23 gennaio 2017

Ma che freddo fa!



Mòd åd di dål dì:

"Å bårbéli 'd lå fråd!: rabbrividisco dal (per il) freddo!".

Da "Ål nòs diålåt" (2012). Ascoltalo!

domenica 22 gennaio 2017

Attaccare i tacchi non è da tutti!


Lå filåstròcå 'd lå dumìncå:

"Tàcåm i tach!

- Ti ch'åt tàchi i tach,
tàcåm i tach!

- Mén tåcàt i tach å ti
che 't è tì ch'åt tàchi i tach?
Må tàcåti ti i tò tach!


- Tu che attacchi i tacchi,
attaccami i tacchi!

- Io attaccarti i tacchi a te
che sei tu che attacchi i tacchi?
Ma attaccateli tu i tuoi tacchi!
È la nostra versione, mutuata dal milanese, di uno scioglilingua molto noto."

Da "Ål nòs diålåt" (2012). Ascoltala!

sabato 21 gennaio 2017

Minestra densa.


Mòd åd di dål dì:

"Che mnèstrå s-ciàsiå!: Che minestra densa!"

Da "Ål nòs diålåt" (2012). Ascoltalo!

venerdì 20 gennaio 2017

Carniere pieno.


Pruèrbi dål dì:

"Ustårìå dål cårné, chi 'l è ch'ål lå vö 's lå pòrtå 'dré: Osteria del carniere, chi la vuole se la porta dietro.
Il proverbio definisce ironicamente un pranzo al sacco con il termine "osteria del carniere", cioè della borsa o della tasca per riporre la selvaggina."

Da "Ål nòs diålåt" (2012). Ascoltalo!

giovedì 19 gennaio 2017

Che pellata!...


Mòd åd di dål dì:

"Åm n'ö fai ùnå pla: Me ne son fatta una "pellata".
Ho fatto una scorpacciata così grande da sentirmi tirare tutta la pelle del ventre."

Da "Ål nòs diålåt" (2012). Ascoltalo!

mercoledì 18 gennaio 2017

Mangiando quel che c'è...


Pruèrbi dål dì:

"Mångiåndå cul ch'ål 'gh è, ås è cuntént me un rè: Mangiando quel che c'è, si è contenti come un re.
Il detto era un tentativo di autoconsolazione in tempi di scarsità di cibo, facendo di necessità virtù e accontentandosi quindi di ciò che la tavola offriva."

Da "Ål nòs diålåt" (2012). Ascoltalo!

martedì 17 gennaio 2017

Troppo...cibo, Sant'Antonio!


Mòd åd di dål dì:

"Åm n'à dai un "Sånt'Åntòni": Me ne ha dato un 'Sant'Antonio', cioè una gran quantità. L'espressione nasce forse dall'abbondanza di cibo disponibile nel periodo intorno alla festa di Sant'Antonio abate, quando si uccideva il maiale."

Da "Ål nòs diålåt" (2012). Ascoltalo!

lunedì 16 gennaio 2017

I dolci rovinano lo stomaco!


Pruèrbi dål dì:

"Gulušità, bùcå cunténtå, må fam ruinà: Golosità, bocca contenta, ma fame rovinata.
Spesso, quando si accontenta la gola assaggiando cibi fuori pasto, ci si rovina l'appetito. "

Da "Ål nòs diålåt" (2012). Ascoltalo!

sabato 14 gennaio 2017

L'avvocato matrimonialista.


Mòd åd di dål dì:

"Va là che pö rìvå 'l 'åvucàt dùbiå': Va' là che poi arriva l''avvocato risvolto (del lenzuolo)'. L'espressione viene usata nei confronti di una coppia in litigio, per la quale nessuno deve intervenire in quanto la situazione si risolverà 'sotto le lenzuola'... ".

Da "Ål nòs diålåt" (2012). Ascoltalo!

venerdì 13 gennaio 2017

Marito e figlio: diversa provenienza!


Pruèrbi dål dì:

"'L òm ål vénå då 'l üs, må 'l fiö ål vénå dål büst: Il marito viene dall'uscio, ma il figlio viene dal busto.
Per una donna, il marito entra a far parte della famiglia provenendo da una realtà esterna, mentre il figlio è frutto del suo ventre."

Da "Ål nòs diålåt" (2012). Ascoltalo!

giovedì 12 gennaio 2017

Perderci le ghette.


Mòd åd di dål dì:

"Å muménti 'gh giónti i ghèti: A momenti ci perdo le ghette, ci lascio la pelle. Le ghette, i gambali bassi che un tempo si mettevano sopra le scarpe per non bagnarle quando pioveva o nevicava, ora sono articoli per gli sportivi o per i militari e probabilmente il detto proviene proprio dall'ambito militare, quando ai soldati morti in guerra i commilitoni toglievano le ghette, ormai inutili per gli sfortunati compagni."
Da "Ål nòs diålåt" (2012). Ascoltalo! 

mercoledì 11 gennaio 2017

"La Frittata" S.p.A.


Pruèrbi dål dì:

"'L è pròpi vérå che in sucétà, 'gh åndårìs fa 'mmà lå frità: È proprio vero che in società, bisognerebbe fare solo la frittata.
Crea talmente tanti problemi l'essere in società con qualcuno, che si dovrebbe evitare di farlo o, al massimo, limitarsi a rapporti semplicemente conviviali."

Da "Ål nòs diålåt" (2012). Ascoltalo!

martedì 10 gennaio 2017

Bere poco, bere bene.


Mòd åd di dål dì:

"Ål bévå tüt cul ch'i dìšån: Beve tutto quello che dicono.
È un credulone."

Da "Ål nòs diålåt" (2012). Ascoltalo!

lunedì 9 gennaio 2017

Le ragazze Coccodè,


Pruèrbi dål dì:

"Å génàr int ål pulè å cuménciå ål cucudè: A gennaio nel pollaio incomincia il coccodè.
Dopo un periodo di scarsa produzione, a gennaio le galline riprendono a deporre le uova."

Da "Ål nòs diålåt" (2012). Ascoltalo!

domenica 8 gennaio 2017

Capra alfabetizzata (altro che Sgarbi...).


Lå filåstròcå 'd lå dumìncå:

"A bé cé dé,
cràvå mùtå sàltå in pé,
quånd åt pàsi då ca sùå
càciågh ål naš sùtå lå cùå.

A bi ci di,
capra mutilata salta in piedi,
quando passi da casa sua
cacciale il naso sotto la coda.

Da "Ål nòs diålåt" (2012). Ascoltala!

sabato 7 gennaio 2017

Organi o argani?


Mòd åd di dål dì:

"Ågh uà i òrgån!: Ci vogliono gli organi!
Espressione usata nei confronti di chi non si riesce a smuovere dalla sua indolenza. La parola òrgån può essere intesa nel senso proprio di organi a canne, suonati al massimo per "risvegliare" l'indolente, o come corruzione di àrgån (argani), per sottolineare la gran fatica che si deve fare per indurlo all'azione."

Da "Ål nòs diålåt" (2012). Ascoltalo!


venerdì 6 gennaio 2017

L'albergo del viavai.


Mòd åd di dål dì:

"Cùlå ca chi l'è péš che 'l ålbèrgh di tri rè: Questa casa qui è peggio dell'albergo dei tre re, 
in quanto v'è sempre un viavai degli abitanti che si attengono a orari diversi."

Da "Ål nòs diålåt" (2012). Ascoltalo!

giovedì 5 gennaio 2017

Fessure... ben larghe.



Mòd åd di dål dì:

"Ågh paså i aši cui scòrb: Ci passano gli asini con le ceste.
Dicesi di fessure alle porte o alle finestre così grandi, da permettere paradossalmente il passaggio di asini caricati di ceste."

Da "Ål nòs diålåt" (2002). Ascoltalo!

mercoledì 4 gennaio 2017

La dieta: efficace al 100%?


Pruèrbi dål dì:

"Lå diétå, tüti i mal å i å chiétå: La dieta, tutti i mali li calma."

Da "Ål nòs diålåt" (2012). Ascoltalo!

martedì 3 gennaio 2017

Raccogliere castagne.


Mòd åd di dål dì:

"Ål va, ål vénå e 'l bàtå i cåstégn: Va, viene e abbatte le castagne.
Si dice di chi riesce a portare a termine speditamente ogni sua attività. Questo modo di dire è utilizzato anche come indovinello, la cui soluzione è "il vento". Se l'indovinello è proposto al femminile (Lå va, lå vénå e lå bàtå i cåstégn), allora la soluzione è un'altra...".

Da "Ål nòs diålåt" (2012). Ascoltalo!

lunedì 2 gennaio 2017

Dai quaranta in su...


Pruèrbi dål dì:

"Dåi quåråntå in sü, tüt i an ån nå pàså dü: Dai quaranta in su, tutti gli anni ne passano due.
La validità del proverbio è legata al fatto che anni fa la durata media della vita era più breve che ai giorni nostri, quindi dopo i quarant'anni ci si avviava velocemente alla vecchiaia."

Da "Ål nòs diålåt" (2012). Ascoltalo!

domenica 1 gennaio 2017

Vantaggi dell'anno nuovo.


Pruèrbi dål dì:

"Cun 'l an növ, ògni gålénå lå fa 'l öv: Con l'anno nuovo, ogni gallina fa l'uovo."

Da "Ål nòs diålåt" (2012). Ascoltalo!